Bagno Ausonia-Savoia

Portfolio

Progetti speciali

Lo stabilimento balneare Ausonia-Savoia è per Trieste un luogo simbolo: un vero e proprio monumento. Costruito negli anni ’30 è un’opera di avanguardia architettonica e tecnologica. Complesso realizzato interamente in cemento armato, utilizzando tecniche di prefabbricazione a piè d’opera e sospeso sul mare sopra un reticolo di palafitte. Le linee leggere delle strutture dimostrano ancora oggi la raffinatezza e l’arditezza del calcolo degli ingegneri che la realizzarono. Ancora attuale la concezione di stabilimento balneare che offriva ai propri clienti oltre al sole ed ai bagni di mare anche un ventaglio di servizi quali il ristorante, il bar, i corsi di nuoto e pallanuoto, i massaggi ed in generale i servizi per la cura del corpo. Su incarico del Consorzio Cooperativo Ausonia - Concessionario dello stabilimento che è di proprietà del demanio portuale - sono stati progettati e diretti i lavori di restauro e valorizzazione del complesso. All’atto della stipula della concessione meno del 20% delle superfici dello stabilimento (che si sviluppa su circa 5.000 mq) risultavano utilizzabili. Diverse le problematiche affrontate in questo progetto: di natura architettonica (il complesso risulta vincolato ai sensi della normativa sui beni culturali), di natura strutturale, di natura organizzativa e di gestione della sicurezza del cantiere. Scartata per ragioni economiche e a causa del vincolo culturale la possibilità di demolire e ricostruire le singole parti del complesso, dopo aver ricostruito i progetti originari delle strutture ed aver valutato lo stato di conservazione delle stesse mediante una campagna di analisi chimico-fisiche, è stata individuata la tecnologia costruttiva che permettesse di conservare le strutture assicurando, ad intervento realizzato, la possibilità di utilizzare lo stabilimento con i carichi dati dalle nuove destinazioni d’uso (locali aperti al pubblico) e di contenere i costi di manutenzione. Dal progetto generale sono poi stati individuati - di concerto con le previsioni gestionali del Concessionario - i singoli lotti di intervento. Oltre alla necessità di realizzare i cantieri durante la sola stagione invernale - e quindi con le peggiori condizioni climatiche - è stato infatti necessario per diverse ragioni operare per lotti autonomi su diverse annualità. Questo progetto davvero molto complicato vista la grande quantità di problematiche presenti, grazie al lavoro svolto in collaborazione con la struttura del Concessionario e con l’Impresa che ha realizzato i difficili lavori di restauro, ha permesso allo Studio di acquisire un significativo know how relativo alla progettazione ed all’esecuzione di opere in ambiente marino ed in generale di restauro di strutture in cemento armato in ambienti particolarmente aggressivi.