Casa Barbieri
Se è vero che ogni progetto cerca di risolvere questioni tecniche offrendo una certa immagine, allora l’immagine può nascere dall’unità funzionale, logica ed economica; e può rispecchiare o meno, a seconda delle proiezioni personali, una certa idea di architettura. Il progetto di questa casa è iniziato dalla definizione degli spazi interni. La disposizione ed il dimensionamento degli ambienti sono stati delineati dalle specifiche e peculiari esigenze abitative del proprietario. La Committenza è stata particolarmente attiva e propositiva in tutte le fasi di progettazione ed esecuzione dell’edificio. Su questi presupposti lo sviluppo del progetto è stato pragmatico e razionale; elementi preconcetti di carattere formalistico non compaiono nella progettazione, finalizzata semplicemente all’attuazione di un determinato stile di vita con il massimo confort abitativo. Da questa volontà di chiarezza è derivata, coerentemente con l’impostazione data, un’architettura la cui immagine è fedelmente corrispondente alla conformazione degli spazi abitativi. Gli spazi di vita sono e restano l’elemento dominante e la casa gerarchicamente si assoggetta e si plasma rispetto ad essi. Le scelte tecniche ed in particolare la scelta del sistema costruttivo in legno sono state effettuate per meglio rispondere ad esigenze di non semplice soluzione legate al progetto: il lungo ballatoio a sbalzo del salone a doppio volume, la vetrata ad angolo del soggiorno, la grande copertura curva. Unitamente alla necessità , oggi ormai imprescindibile e scontata, di realizzare un immobile con elevate prestazioni dal punto di vista del risparmio energetico e anti-sismico. Anche l’orientamento e l’inserimento dell’abitazione nel lotto rispondono a criteri di semplice buon senso: tutti gli ambienti di soggiorno sono rivolti verso il grande giardino “protetto†da una coltre verde, mentre gli spazi di servizio sono collocati in posizioni di risulta e visivamente poco caratterizzate. L’edificio si mostra così in tutta la sua verità , resa ancora più evidente dalla semplificazione degli elementi architettonici al loro essenziale, così come dall’assenza di qualsiasi sottolineatura cromatica al di là del bianco omogeneo delle facciate. E così come da una medesima identità di principi spesso scaturiscono risultati analoghi, questo progetto si riconduce consapevolmente ad alcune tra le più significative esperienze dell’architettura moderna europea, prima che questa degenerasse e divenisse a sua volta stile e maniera.