Punta Olmi
L’orientamento progettuale di questo intervento, per tanti versi peculiare, riguarda non tanto le scelte di carattere architettonico in se stesse, quanto il rapporto che deve sussistere tra le parti del progetto stesso, e questo in particolar modo quando, come nel caso in oggetto, si pone il problema del rapporto tra pubblico e privato, tra una fruizione collettiva dello spazio e la necessità di ambiti esclusivi, per così dire “individualiâ€. L’architettura può marcare, sottolineare questa differenziazione, che è poi il dualismo storico strutturale della città in generale ed in particolare italiana, oppure tentare una interazione, anche se solo formale, tra questi diversi ambiti. In questo caso il progetto, nella sua totalità , è la ricerca o il tentativo di conferire unità ed omogeneità ad una forma data di per sé composta o composita, nel tentativo della progettazione come unità o composizione di elementi precostituiti. In questo progetto le costruzioni, le strade, gli spazi collettivi, le aree verdi, conformano l’area in modo specifico con un ordine semplice ma non elementare, un ordine che non richiede priorità negli interventi, che non privilegia una parte rispetto all’altra, ma soprattutto un ordine dove il privato in qualche modo è parte del pubblico perché si trova all’interno di un disegno generale di quella che diventerà una parte di città .